Dott. Vincenzo Tarantino

 

Il bambino che russa



Cos’è il russamento?
Il respiro russante (roncopatia) è un rumore prodotto dalla vibrazione dei tessuti della gola durante la respirazione notturna ed è dovuto al passaggio faticoso e turbolento dell’aria attraverso cavità nasali ingombre, oppure direttamente attraverso la bocca (respirazione orale).

Perchè si russa?
In condizioni normali l’aria respirata transita attraverso le fosse nasali e la faringe senza incontrare resistenza, mantenendo un flusso omogeneo e silenzioso. Se la via respiratoria è in qualche modo ristretta il passaggio dell’aria viene forzato: il flusso aumenta la propria velocità, diventa turbolento e si creano dei “vortici”. Per capire basta pensare alla differenza tra lo stesso fiume: in condizioni di calma o in stato di piena. In queste condizioni le strutture molli che si trovano immerse nel flusso iniziano a vibrare producendo rumore e il respiro diventa russante.

Quali possono essere le cause ?
La causa più importante è rappresentata dalla stenosi delle prime vie aeree: il "naso chiuso" è la condizione di più frequente riscontro nella roncopatia in età pediatrica. In oltre l’80% dei bambini l’ostacolo respiratorio è rappresentato dalla ipertrofia adenoidea e tonsillare. Questo spiega perché il picco in età infantile sia a 2-6 anni, età in cui maggiore è la frequenza della patologia infettiva delle alte vie respiratorie che porta a un aumento del tessuto linfatico. In alcuni casi il transito dell’aria può essere alterato dalla deviazione del setto. Nei bambini allergici l’occlusione nasale può essere causata dall’ipertrofia dei turbinati. Il russamento si può verificare anche nel corso di riniti o rinosinusiti ma di norma scompare al risolversi della patologia. Esistono poi altre condizioni meno frequenti come le malformazioni del massiccio facciale, le malattie neurologiche o il grave sovrappeso in cui la roncopatia costituisce un aspetto marginale delle condizioni generali del bambino.

Se un bambino russa bisogna preoccuparsi?
In condizioni normali un bambino in buona salute non russa.
Premesso ciò bisogna dire che il russamento nel bambino non necessariamente è patologico. In condizioni normali la respirazione nel sonno è silenziosatuttavia il russamento semplice rappresenta un evento piuttosto comune: recenti ricerche stimano il fenomeno al 30-35%. Il russamento semplice, per il quale non ènecessario allarmarsi, è un fenomeno che si verifica non più di tre notti a settimana, per brevi periodi, ed è in genere concomitante con le infiammazioni delle prime vie aeree.Se invece il fenomeno si verifica per almeno cinque giorni alla settimana e per periodi prolungati si parla di russamento abituale. Sentire il proprio bambino russare per tempi prolungati deve costituire un campanello d’allarme: quasi sempre esiste in tali casi una ostruzione delle alte vie aeree meritevole di una valutazione specialistica.

Quali problemi potrebbe avere un bambino che russa?
Chi russa respira dalla bocca, dunque l’aria così inspirata non viene più filtrata, umidificata e riscaldata dal naso e arriva ai bronchi senza essere stata “condizionata”; la mucosa bronchiale così irritata si infiamma e diventa facilmente preda di infezioni (bronchiti ricorrenti).
Il ristagno delle secrezioni catarrali nel naso può determinare un’infezione cronica dei seni paranasali, la cosiddetta rinosinusite cronica.
Il costante atteggiamento a bocca aperta per respirare è responsabile di una forma particolare di accrescimento delle ossa del massiccio facciale che determina la cosiddetta faciesadenoidea, caratterizzata da bocca semiaperta, labbro superiore sollevato, naso affilato ed espressione “addormentata”. Sono spesso presenti deformità del palato che assume aspetto ogivale e malocclusioni dentarie.
Quello che importa sottolineare è che il russamento può associarsi a disturbi respiratori nel sonno: o addiridura configurare l’OSAS o sindrome delle apnee ostruttive nel sonno in cui si verifica un prolungato aumento della resistenza delle alte vie aeree, con parziale o completa ostruzione che altera la ventilazione, l’ossigenazione e la qualità del sonno. In età evolutiva il sonno notturno costituisce un elemento importante nella crescita e nello sviluppo psicomotorio del bambino. Pertanto, se non trattati, i disturbi del sonno possono condurre a complicanze anche gravi.

Quando è opportuna una visita specialistica?
Come già detto in condizioni normali un bambino sano non russa dunque, se il disturbo si ripresenta più volte, è sempre utile rivolgersi al medico.
Esistono delle condizioni in cui una valutazione più accurata da parte di uno specialista si rende necessaria :
  • respiro russante per lunghi periodi di tempo
  • riscontro di apnee
  • rientramento del giugulo e dell’addome durante l’inspirazione
  • sonno agitato o frequenti risvegli non giustificati
  • abbondante salivazione nel sonno
  • sudorazione nelle prime ore del sonno
  • posizioni anomale durante sonno come: iperestensione del capo, posizione semiseduta
  • irritabilità o sonnolenza durante il giorno
  • problemi di comportamento e rendimento a scuola
  • enuresi di recente insorgenza

  • Come può lo specialista valutare il bambino se lo visita “da sveglio”?
    Lo specialista può farsi un’idea abbastanza precisa interrogando i genitori e osservando la condizione anatomica delle prime vie aeree a volte con l’ausilio di esami endoscopici (fibroscopia).Nei casi dubbi lo specialista richiederà uno studio del sonno: la polisonnografia.
    Può essere di aiuto portare in visione una registrazione audio/video del bimbo mentre dorme: a volte un breve filmato può essere più utile di tante parole.

    Esiste una cura per il russamento?
    Il russamento è solo un sintomo, la cura deve mirare a rimuovere i fattori che lo causano. Nella stragrande maggioranza dei bambini la causa principale è l’ostruzione delle prime vie aeree per ipertrofia adenoidea e tonsillare, ipertrofia dei turbinati ecc. Trattando adeguatamente queste malattie si risolve definitivamente il problema. In una minoranza di casi, quando coesistono anomalie anatomiche, problemi neurologici, malattie muscolari o obesità il percorso diagnostico e terapeutico è più lungo e complesso e richiede un approccio multi specialistico (vedi I disturbi respiratori del sonno)


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