Cos’è il naso?
Il naso è un organo che occupa la parte centrale della faccia interposto tra la fronte, le due guance e il labbro superiore. È costituito da una parte sporgente
(naso esterno), da una
parte
interna
(fosse nasali).
Il
naso esterno è in continuazione diretta con la fronte. Ha uno scheletro osseo, formato dalle ossa nasali, dal processo frontale e dal processo palatino del mascellare e da uno scheletro cartilagineo
costituito dalla cartilagine del setto, dalle cartilagini alari e da cartilagini accessorie tenute insieme da una membrana fibrosa. Alcuni muscoli mimici prendono inserzioni sulle cartilagini del naso esterno: la loro funzione è quella di dilatare e restringere le narici.
Le
fosse nasali costituiscono la parte interna del naso e comunicano con l’esterno tramite due aperture: anteriormente le narici e posteriormente le coane attraverso le quali comunicano con il rinofaringe. Proprio nel rinofaringe si trovano le adenoidi che sono spesso fonte di problemi respiratori nei bambini. Le fosse nasali sono rivestite da una sorta di tappeto detto
mucosa, che svolge un ruolo fondamentale nei processi di
“condizionamento” dell’aria inspirata.
Nella parte più alta delle fosse nasali esiste una mucosa particolare deputata alla
percezione olfattiva. I recettori dell'
olfatto inviano gli stimoli al cervello attraverso il nervo olfattivo, che si dirama nelle cavità nasali con numerose piccole fibre.
Cos’è il setto nasale?
Il setto nasale è una sottile lamina perpendicolare in parte ossea, in parte cartilaginea che separa le due fosse nasali.
Cosa sono i turbinati?
Nelle fosse nasali sono contenuti i
turbinati: strutture ossee rivestite da mucosa ipervascolarizzata,
che si trovano all'interno di ciascuna delle fosse nasali; anche i turbinati rivestono un ruolo importante nei processi di
condizionamento dell’aria In genere si hanno 3 turbinati per fossa nasale: inferiore, medio e superiore, in alcuni soggetti esiste un quarto turbinato, il supremo.
Cosa sono i seni paranasali?
I
seni paranasali sono delle cavità scavate all'interno delle ossa del massiccio facciale, tappezzate dalla stessa mucosa che riveste le fosse nasali, comunicanti tramite canali ossei ed orifizi con le cavità nasali.
Vengono così suddivisi:
- i seni mascellari, nelle ossa mascellari
- il seno sfenoidale, scavato all'interno dello Sfenoide
- le cellette etmoidali, scavate all'interno dell'Etmoide e divise in anteriori, medie e posteriori.
- i seni frontali, scavati all'interno dell'osso frontale
I seni si aprono all'interno delle cavità nasali tramite delle aperture, i meati, situati al di sotto dei turbinati.
L'infiammazione delle mucose dei seni porta allo sviluppo di una patologia molto diffusa e comune, la sinusite.
A cosa serve il naso ?
Il naso e le cavità ad esso collegate (seni paranasali) rivestono un ruolo importante nella respirazione e nella fonazione; oltre a questo nel naso risiede l’organo dell’olfatto che ci consente di percepire gli odori.
Qual è il ruolo del naso nella respirazione ?
Per avere un’idea del lavoro svolto dal naso basti pensare che attraverso il naso di una
persona adulta in stato di riposo transitano circa 6 litri di aria al minuto, per arrivare a 50-70 l/minuto, durante l’attività fisica. Tutta quest'aria, prima di arrivare ai bronchi ed ai polmoni deve essere “condizionata”: questo è il compito del naso che funziona come una sorta di climatizzatore infatti, nel passaggio attraverso le fosse nasali, l’aria inspirata riceve quattro importanti trattamenti:
FILTRAZIONE
Il naso è in grado di ripulire l’aria da circa l’85% delle particelle di dimensione superiore a 4,5 μm che rimangono intrappolate nel sottile strato di muco che ricopre le fosse nasali e con esso eliminate con la deglutizione o attraverso la starnutazione.
RISCALDAMENTO
Nel naso ci sono delle sorta di spugne ripiene di sangue chiamate turbinati. Attraverso un delicato sistema di valvole l’organismo regola la quantità di sangue contenuta nei turbinati aumentandone o riducendone il volume. Se l’ambiente esterno è freddo e secco i turbinati si “gonfiano” riscaldando l’aria in transito; al contrario se c’è caldo-umido si “sgonfiano”. In questo modo, dopo avere attraversato il naso, l’aria viene mantenuta stabilmente a una temperatura che oscilla tra i 31 e 34°C.
Il naso fornisce quindi al polmone aria a temperatura costante proteggendolo da sbalzi termici.
UMIDIFICAZIONE
Con lo stesso meccanismo descritto per il controllo della temperatura i turbinati cedono umidità facendo in modo che l’aria diretta ai polmoni abbia costantemente un’umidità relativa intorno al 90-95%. Si calcola che il naso immetta nell’aria inspirata circa 30 gr di acqua ogni 2 ore.
PROTEZIONE ANTI-INFETTIVA
Si può affermare che quasi tutti i germi responsabili delle infezioni invernali (influenza, faringite, otite, tracheite, bronchite, etc.) penetrano nel nostro corpo con l’aria e quindi attraverso il naso: la mucosa nasale è strutturata in maniera da opporre la massima resistenza ai germi patogeni utilizzando meccanismi fisici ed immunologici.
Per quanto concerne i meccanismi fisici, il più importante è rappresentato dalla clearance mucociliare, una sorta di nastro trasportatore di muco vischioso in continuo movimento in senso antero-posteriore, che ingloba i germi e, prima che possano colpire la mucosa, li trasporta in faringe per poi veicolarli nello stomaco dove vengono distrutti dai succhi gastrici.
I germi che riescono a superare questa prima barriera vengono poi attaccati e distrutti da un piccolo esercito di cellule difensive definite NK (natural Killer) sempre pronte nella mucosa nasale.
A cosa serve l’olfatto ?
Il nostro olfatto è essenziale per vari aspetti: come
sensazione di allarme (odore di bruciato, odore di gas), come
stimolo alimentare (acquolina in bocca sentendo un profumo appetitoso) e come percezione dei sapori in quanto, in realtà, il gusto dei cibi è in gran parte determinato dal loro “profumo”.
Tutti i sapori del cibo vengono amplificati dal cosiddetto
olfatto gustatorio: mentre mangiamo, una parte dell’aria espirata carica delle sostanze aromatiche emesse dai cibi, arriva nella regione olfattoria del naso e stimola i sensori che riconoscono i diversi odori/sapori. E’ esperienza comune non sentire i sapori quando siamo raffreddati.
Perché cambia la voce la quando il naso è chiuso ?
Le cavità del naso e dei seni paranasali giocano un ruolo importante anche nella produzione delle parole. I suoni prodotti dalle corde vocali ed articolati nella bocca trovano una cassa armonica nelle cavità nasali dove acquisiscono un timbro individuale che si modifica per esempio in caso di occlusione nasale.
La “voce nasale” di una persona raffreddata ne è un esempio frequente.
Quali sono le conseguenze dell’ostruzione nasale ?
Anche se il naso costituisce la principale via di accesso dell’aria nelle vie respiratorie, in alcune condizioni fisiologiche, come sforzi fisici intensi, la respirazione può avvenire attraverso la bocca. In questo caso l’aria giunge alle vie aeree inferiori (trachea e bronchi) senza essere stata prima adeguatamente condizionata. Trachea, bronchi e polmoni sono in grado di sopportare questa situazione per periodi di tempo relativamente lunghi, ma se questa condizione persiste (per esempio in caso di ostruzione nasale cronica) la respirazione di aria non climatizzata col passare del tempo può comportare ripercussioni anche gravi sulla funzionalità dell’intero apparato respiratorio (
Sindrome da ostruzione nasale).
La prima conseguenza è la progressiva irritazione delle vie aeree poste a valle del naso con un’infiammazione della gola, definita “faringite cronica”,caratterizzata da gola secca e bruciori al risveglio, accompagnati da un intenso desiderio di bere ripetutamente durante la notte ed al mattino. Successivamente, la mancata azione di condizionamento causa un’infiammazione della trachea e dei bronchi che si manifesta comunemente come “bronchite” con episodi di tosse ricorrente. Nei pazienti asmatici l’ostruzione nasale può causare un netto peggioramento del quadro clinico. L’alterazione dei flussi aerei nasali influisce inoltre negativamente sui seni paranasali causando l’insorgere di sinusite e sulla funzione dell’orecchio con calo di udito e otiti ricorrenti. Nei bambini piccoli la protratta respirazione orale può determinare alterazioni morfologiche del volto, alterazioni del palato duro e della dentizione con lo sviluppo della tipica “facies adenoidea”.
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